Tempo fa, su suggerimento di un'amica lessi due sonetti di Shakespeare.
L'uno la continuazione dell'altro:
n°46
Cuore e occhi miei sono in mortale guerra
sul come dividere la conquista del tuo sembiante.
Gli occhi vorrebbero negare al cuore la tua immagine,
e il cuore contesta agli occhi una tale pretesa.
Il mio cuore allega che tu riposi in lui,
scrigno mai violato da importuni sguardi;
gli avversari rifiutano l'asserto e dicono
che il tuo bel volto è riposto in loro.
A dirimere la questione una giuria è convocata
di pensieri, che del cuore sono vassalli,
e col loro verdetto determinano la spettanza
degli occhi e del mio affettuoso cuore,
Così: agli occhi la tua visibile sembianza,
e al cuore, per diritto, il tuo intimo segreto amore.
n°47
I miei occhi e il cuore son venuti a patti
ed or ciascuno all'altro il suo ben riversa:
se i miei occhi son desiosi di uno sguardo,
o il cuore innamorato si distrugge di sospiri,
gli occhi allor festeggian l'effigie del mio amore
e al fantastico banchetto invitano il mio cuore;
un'altra volta gli occhi son ospiti del cuore
che a lor partecipa il suo pensier d'amore.
Così, per la tua immagine o per il mio amore,
anche se lontano sei sempre in me presente;
perché non puoi andare oltre i miei pensieri
e sempre io son con loro ed essi son con te;
o se essi dormono, in me la tua visione
desta il cuore mio a delizia sua e degli occhi.
I sonetti di Shakespeare in tutto sono 156; dedicati a un misterioso Mr. W. H., essi si dividono in due gruppi: il primo di 126 sonetti indirizzati al “giovane amico”, il secondo di 28 indirizzati alla “dama bruna”, entrambi amati dal poeta e causa delle sue sofferenze quando intrecciano fra loro una relazione. E' questo l'aspetto più singolare e tormentoso del canzoniere, che poi si articola in tutta una serie di motivi: nel primo gruppo, l'invito al matrimonio e la promessa di immortalità, le esaltazioni della passione e le pene della lontananza, la gelosia per l'abbandono e il dolore al vedersi preferito un “poeta rivale”, a cui si aggiungono composizioni contingenti. Nel secondo gruppo predomina il tema dello sdegno per il tradimento e motivi di sprezzante invettiva verso la donna.
A parte la vicenda personale, che ha fatto sbizzarrire i critici e che conferisce ai Sonetti un'intensa carica drammatica, il loro valore sta nella perfetta mescolanza di partecipazione umana ed esercizio letterario, passionalità e manierismi stilistici.
Io li trovo bellissimi,e voi?
Leggeteli tutti se potete, ne vale veramente la pena
http://bur.rcslibri.corriere.it/libro/7070_sonetti_shakespeare.html
*_*
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