con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe d’Arlecchino,
vestito di carta, poverino.
Pulcinella è grosso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi
“Colombina,” dice, “mi sposi?”
Gianduia lecca un cioccolatino
e non ne da niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello
mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balanzone
gli fa una bella medicazione,
poi lo consola: “E’ Carnevale,
e ogni scherzo per oggi vale.”
Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica.
I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l'uso del mascheramento.
Il Carnevale è la festa più amata dai bambini (tranne me ovviamente) e non solo, tantissime sono le persone che in questa giornata si mascherano e partecipano all’allestimento dei carri di carnevale, scendono per le strade a divertirsi.
Il carnevale in Italia ha una lunga tradizione, si pensi che il carnevale di Fano (la città di Diletta) risale al 1347. Esso affonda le sue radici, almeno secondo la leggenda, nell’episodio della riconciliazione tra le due più importanti famiglie fanesi di allora: i Del Cassero e i Da’ Carignano. Dall’epoca il carnevale è andato gradualmente caratterizzandosi in modo specifico, tanto che nel 1872 si decise di creare un comitato incaricato dell’organizzazione dell’evento che ancora oggi dopo secoli coinvolge e appassiona migliaia di Fanesi e di turisti.
Sono rinomati in Italia anche il carnevale di Venezia, con le maschere a mio giudizio più belle in assoluto, poi quello di Viareggio, Ivrea, di Putignano, di Cento e tanti altri...se ne contano quasi 160.
Quando ero piccola anche io mi sono mascherata (sembra strano lo so).Ricordo il vestito da coniglietto blu (ero bellissima ahahahah)nel mio paese c’era un bel carnevale, con carri allegorici, giostre, bancarelle..davvero tutto molto bello. Peccato che ora le cose siano cambiate!
Un’altra cosa che mi affascinava molto, era leggere sull’enciclopedia quali fossero le maschere storiche italiane.
Vi riporto una foto presa dal web dove appunto vengono riportate le maschere italiane più importanti:
Ed ecco qui un sito che riporta tutte le maschere con le relative spiegazioni:
http://www.vastospa.it/html/tradizione/trad_carn_it_commedia.htm
http://www.vastospa.it/html/tradizione/trad_carn_it_commedia.htm
Infine un accenno alle "chiacchiere", dolce tipico del carnevale, che hanno nomi diversi a seconda della regione:
- Bugie (Genova, Torino, Asti, Imperia), italianizzazione del ligure böxie
- Cenci o Crogetti (Toscana)
- Chiacchiere (Basilicata, Sicilia, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Calabria, a Milano, Sassari e Parma)
- Cioffe (Sulmona, centro Abruzzo)
- Cróstoli o Cróstołi o Gròstoi (Ferrara, Rovigo, Vicenza, Treviso, Trentino, Friuli, Venezia Giulia)
- Crostoli o Grustal (Ferrara)
- Cunchiell' o Qunchiell (Molise)
- Fiocchetti (Montefeltro e Rimini)
- Frappe (Roma, Viterbo, Perugia e Ancona)
- Gałàni o Sosole (Venezia, Verona, Padova)
- Gale o Gali (Vercelli e Bassa Vercellese)
- Guanti (Caserta)
- Gròstołi o Grostoli (Trento)
- Intrigoni (Reggio Emilia)
- Lattughe o Latǖghe (Mantova)
- Maraviglias (Sardegna)
- rosoni o sfrappole (Modena, Bologna, Romagna)
- Sfrappe (Marche)
- Sprelle (Piacenza)
- Risòle (Cuneo e sud del Piemonte)
e ancora Stracci, Lasagne, Pampuglie, Manzole, Garrulitas...
Buone vero?
Buone vero?
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