Fa male, in questi giorni, svegliarsi la mattina e, nell'aprire la finestra della propria camera, sentire il tiepido calore del sole sul viso, vedere l'azzurro limpido del cielo, coperto solo di passaggio da nuvole che sembrano solo innocui batuffoli di cotone.
Fa male vedere la bellezza del tempo, quando in Tv si ascoltano le urla disperate di gente che si è vista all'inferno, quando si ascoltano le parole del ragazzo che ha perso la madre...Come si fa a rimanere indifferenti?
Contro "madre natura", se essa decide di punirci, c'è poco da fare forse, ma fa rabbia sapere che la furia distruttrice poteva essere quantomeno contenuta con lavori di prevenzione e manutenzione, che non sono mai stati fatto o non sono stati portati a termine.
Per la mancanza dei fondi necessari sono morte 6 persone a Genova e 10 in Toscana.
Può accadere questo nel 2011?
L'Italia è un paese che parla sempre "a posteriori", invece di rasserenarsi "a priori" per ciò che si è fatto per evitare delle tragedie.
Si guardano le immagini in Tv del fiume di fango che trascina macchine, cassonetti della spazzatura, motorini, persone intrappolate nei propri veicoli o a piedi..Nemmeno fossimo in Thailandia, con tutto il rispetto per questo paese anch'esso duramente colpito che conta 500 morti, se non oltre... però, voglio dire siamo in Italia, un paese economicamente e socialmente più avanzato (nonostante la crisi). Ci si aspetterebbe di vedere qualcosa di diverso, specialmente al Nord, la parte d'Italia considerata più "ricca".
Non si può morire nell'androne del proprio palazzo, non si può morire andando a prendere il proprio fratellino a scuola..non si può!
Purtroppo, credo che finché ci sarà il decadimento delle istituzioni (tutt'ora in corso da quello che si legge in giro) con l'inadempimento dei doveri verso i cittadini, quello che abbiamo visto accadere a Genova, e non solo, sarà una storia condannata a ripetersi.
U.U
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