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mercoledì 4 maggio 2011

Pensieri

Cammino sempre con nella borsa un'agenda e una penna..quando esco fuori di casa..Un'agenda rossa, una penna e delle volte, quando so che c'è da aspettare, un libro.
L'altro giorno (2 maggio) andando dal medico per una visita, in sala d'attesa ci ho passato due oreXD...
Due ore lunghissime!
Per un pò ho letto il "mio libro del momento" Le Cosmicomiche di Calvino. Però, continuava ad arrivare gente e siccome io per leggere ho bisogno di almeno un pò di tranquillità, ho dovuto chiudere U.U
Mi sono fatta un giro per la stanza e per il corridoio...Alle pareti c'erano numerosi quadri di arte contemporanea più un quadro con due melagrane (che mi ha riportato alla mente il libro di Sue Monk Kidd e Ann Kidd Taylor..sulla Grecia, sul mito di Demetra e Persefone e appunto sulle melagrane) e 38 foglioline di un bel verde brillante (e si, per ingannare il tempo sono una di quelle persone che si mettono a contare di tuttoXD..n'altro pò passavo alle pecorelle, per poi cadere addormentata :D)
Oltre ai quadri c'erano anche due..come posso dire, due poster..si..contenenti dei bellissimi pensieri.
Una volta letti, ho preso l'agenda e mi sono segnata la prima frase e l'autore.

SE (Lettera al figlio, 1910)
Con questa lettera, datata 1910, Rudyard Kipling cercò di insegnare al figlio a distinguere fra il bene e il male
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling


Kipling, lo scrittore de "Il libro della giungla"...che ottenne nel 1907 il Premio Nobel per la letteratura!:)


E poi:
SULLA GIOVINEZZA
discorso del Generale Douglas Mac Arthur ai cadetti di West Point, 1945

"Non si diventa vecchi perchè ci è caduto addosso un certo numero di anni: si diventa vecchi perchè si sono abbandonati i propri ideali.
Gli anni solcano la pelle, rinunciare al proprio ideale solca l'anima.
Le preoccupazioni, i dolori, i timori e la disperazione sono i nemici che lentamente ci piegano verso la terra e ci fanno diventare polvere prima della morte.
Giovane è colui che è capace di stupore e meraviglia.
Come il bambino insaziabile egli si domanda: e poi?
Egli sfida gli avvenimenti e trova gioia nel gioco della vita.
Voi siete giovani quanto lo è la vostra fede, vecchi come il vostro dubbio.
Giovani come la vostra speranza, vecchi quanto il vostro abbattimento.
Rimmarete giovani finchè vi conserverete recettivi, recettivi a ciò che è bello, buono e grande.
Recettivi ai messaggi della natura, dell'uomo, dell'infinito."


Per una buona mezz'ora queste parole mi distrassero dal perchè mi trovassi lì.
Le parole ti possono portare molto lontano, se permetti loro di farti accompagnare.
La gente era andata via via scemando in sala d'attesa..mi risedetti e presi il mio libro in mano.
Non feci in tempo a finire la pagina, una signora dal camice bianco si affacciò sulla porta.... e chiamò il mio nome.

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